“È triste dover constatare anche quest’anno a livello nazionale un aumento di infortuni e malattie professionali – ha dichiarato il Presidente del Patronato ACLI della provincia di Bergamo, Maurizio Bergamini, commentando i dati resi noti dall’INAIL relativi al 2022 – I dati purtroppo confermano un trend in crescita di richieste di riconoscimento della malattia professionale che arrivano tutti i giorni negli sportelli del Patronato nell’intero territorio nazionale”.
“È interessante confrontare i dati provinciali e nazionali – prosegue Bergamini -. I dati INAIL della nostra provincia segnalano nel 2022, rispetto al 2021, un calo degli infortuni mortali (dai 19 casi del 2021 ai 17 del 2022) ma un aumento delle denunce di infortunio pari al 12% (di meno della media nazionale che è del 25,7%: nel 2021 a Bergamo sono stati denunciati 11.930 infortuni mentre nel 2022 13.359) e delle malattie professionali pari al 22% contro il 9.9% nazionale (segnalate nel 2021: 777 malattie professionale e nel 2022: 951). I dati nazionali dell’INAIL registrano un incremento di denunce di infortuni pari al 25,7% rispetto al 2021 mentre per gli infortuni mortali c’è un trend in diminuzione anche se nel conto del 2021 va considerato il fattore “morti per Covid” che di fatto conferma i numeri degli anni passati. In aumento anche le malattie professionali con un incremento del 9,9%.”
“Se si vuole ridurre questa strage – ha aggiunto Bergamini – è necessario impegnare maggiori sforzi e risorse sia a livello culturale, e in questo bisogna pensare a strutturare una formazione fin dalla scuola e prima dell’inserimento lavorativo, con un aggiornamento puntuale ed efficace dei lavoratori in tema di sicurezza, sia a livello produttivo, attraverso investimenti in attività di miglioramento e prevenzione e azioni di controllo rigoroso del rispetto delle normative”. I dati INAIL della nostra provincia segnalano nel 2022, rispetto al 2021, un calo degli infortuni mortali (dai 19 casi del 2021 ai 17 del 2022) ma un aumento delle denunce di infortunio pari al 12% (di meno della media nazionale che è del 25,7%: nel 2021 a bg sono stati denunciati 11.930 infortuni mentre nel 2022 13.359) e delle malattie professionali pari al 22% contro il 9.9% nazionale (segnalate nel 2021: 777 malattie professionale e nel 2022: 951)
Uno dei dati più preoccupanti è quello che riguarda le malattie professionali perché ancora oggi è difficile che i lavoratori affetti da alcune patologie a seguito del lavoro si attivino per far valere i loro diritti e ottenere le giuste tutele. “I dati su infortuni e malattie professionali purtroppo sono sottostimati – ha detto Bergamini – perché sappiamo, anche grazie al lavoro quotidiano dei nostri operatori, che c’è ancora molta reticenza a denunciare un infortunio o ad indagare a fondo su una malattia. Anche in questo caso c’è bisogno di far conoscere a tutti i cittadini quali sono i loro diritti, serve una vera opera di alfabetizzazione su cui siamo tutti chiamati ad intervenire”.